lunedì 7 dicembre 2009

I Giovani per Salerno: un’aurora per la città

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Gianluca De Martino
de la Rete dei Giovani per Salerno il seguente comunicato:

Perchè una rete dei Giovani per Salerno?
Salerno è una città piena di realtà associative che operano nei più disparati ambiti della cultura, ma che quasi sempre non dialogano tra loro…una città nella quale singoli cittadini sono potenziali interpreti di iniziative culturali ma quasi sempre non conoscono i loro interlocutori.
· La Rete dei Giovani per Salerno si propone di mettere in contatto tra loro tutte le realtà associative disponibili ed aperte al dialogo contro la mentalità del ‘coltivare solo il proprio orticello’.
· La Rete dei Giovani per Salerno si propone di indirizzare tutti i cittadini interessati della nostra città, a cominciare dagli studenti medi superiori, lasciando a ciascuno la propria autonomia di pensiero, verso progetti sociali di comune iniziativa con noi e/o con le diverse associazioni e singole persone.
· Vogliamo essere un punto di riferimento per i giovani e i meno giovani di Salerno; una voce forte su alcuni aspetti che riguardano la vita cittadina dialogando con tutte le parti sociali senza essere da esse strumentalizzati.
· Vogliamo essere un contenitore ed un laboratorio permanente di idee nell’interesse esclusivo della città soffermandoci su quattro grandi aree tematiche che ovviamente si intrecciano tra loro:
vivibilità, cultura, ambiente, turismo.
Siamo convinti che l’uomo deve essere attore del proprio tempo e noi salernitani abbiamo il dovere civico di impegnarci, ognuno con le proprie possibilità, per crescere insieme alla nostra città e farla crescere, per alimentare il senso di comunità che spesso, nella società attuale, si perde.
Ci auguriamo di diventare una grande risorsa umana e politica per la nostra città e speriamo che in tanti ci vorranno aiutare senza nessuna voglia di competizione.
………….You may say I’m a dreamer but I’m not the only one!


Per contattarci: 3285327134 www.giovanisalerno.it contatto@giovanisalerno.it

sabato 3 ottobre 2009

E' NATO!!! CAOSINFORMA GIOVANI E' UNA REALTA'




Caosinforma giovani Manifesto: Diamo movimento alle nostre idee

Salve a tutti i lettori di Caosinforma giovani,
chi in precedenza era abituato al tradizionale numero di Caosinforma, giornale divulgato dal Centro Studi e Formazione del Centro di Solidarietà "La Tenda" Salerno, rimarrà sorpreso per la novità che presenta questa versione diversa, innovativa, "speciale"di Caos.
Siamo qui, infatti, per presentarvi il primo numero di Caosinforma giovani, una nuova voce dei giovani, che si vuole proporre come mezzo efficace (si spera) di comunicazione e di confronto tra noi giovani e il mondo che ci circonda. Per capire meglio il perché di questo numero sperimentale di Caosinforma vogliamo fare una breve introduzione riguardo le motivazioni principali che hanno spinto la redazione di Caosinforma a chiedere a noi giovani di sperimentarci in questo progetto audace e coinvolgente per entrambe le parti.
Questa idea nasce, per l’appunto, dai risultati di diverse indagini riguardanti i giovani di oggi: la prima, sviluppata dal Censis, riporta che noi giovani, fra i 18 e i 30 anni (86%), trascorriamo il fine settimana come una vera e propria ritualità fatta di alcol, stupefacenti "da prestazione" (cocaina e anfetamine) e siamo alla ricerca della fama e della ricchezza, il cui conseguimento ci ha portato ad accettare i comportamenti a basso tasso di moralità, come fare uso di droghe, utilizzare il proprio corpo per avere successo, fare carriera. In pochi risultano desiderosi di realizzare le proprie aspirazioni (37,9%), fare qualcosa per gli altri (26,1%), essere se stessi (25,4%).
La seconda riguarda una ricerca-azione, dal titolo "Cosa bolle in pentola", svolta dal Centro la Tenda e finalizzata alla ricognizione dei bisogni della gioventù salernitana. In questa indagine è emersa una tendenza alla passività di noi giovani, quando si tratta di riconoscere e realizzare le nostre idee, i nostri bisogni; una insoddisfazione permeante il mondo che ci circonda; un ridotto riconoscimento del bisogno di senso per la propria esistenza, di impegno sociale e di progettualità; la rassegnazione e la passività dominante nei nostri atteggiamenti; l’estenuante attesa, quasi distaccata, che qualcosa possa accadere per opera altrui o per mezzo del fato.
Come per la ricerca precedente, anche qui prevale il desiderio di successo, di fama, di notorietà, di realizzazione e soddisfacimento personale, che però contrasta con questa tanto stancante passività. Tutto ciò porta inevitabilmente ad affermare che noi giovani stagniamo in un vissuto di incertezze, di depressione, di ansia e/o di rassegnazione fatalistica, focalizzandoci soprattutto (o solo?) al raggiungimento di mete immediate, come il completamento degli studi, e di scopi che sembrano ridursi al tempo libero e ai passatempi.
Preoccupati da tutto questo parlare del nostro "essere giovani", preoccupati per ciò che la maggior parte della società che ci circonda pensa di noi giovani, abbiamo voluto, con il nostro, ma soprattutto il vostro giornale, creare un piccolo spazio, aperto
pagina 4UATTRO
‹‹Ci vuole il caos dentro, per partorire una stella danzante››


l a chiunque voglia esprimere la propria identità, dare voce a quella parte di noi che non si identifica in questo ritratto apatico e nichilistico.
Ciò che ci motiva in questo percorso è innanzitutto la ricerca di un nuovo senso, di un nuovo percorso che ci rappresenti e ci guidi, attraverso un confronto costruttivo tra noi giovani e gli adulti che vorranno accompagnarci in una nuova costruzione di identità. Questo giornale, prodotto da giovani per i giovani, ci da anche la possibilità di esprimerci liberamente, proponendo soluzioni innovative alle preoccupazioni e provocazioni che la società ci prospetta, proponendoci come un canale di comunicazione alternativo e stimolante; uno strumento di socializzazione che abbatte la frontiera della solitudine in cui sembra che noi giovani troviamo rifugio.
Il nostro è un bisogno di mettere nero su bianco i pensieri che purtroppo non riusciamo o non possiamo esprimere in altri contesti; vogliamo far capire che possiamo mettere a frutto le nostre potenzialità, perché nonostante le nostre diversità, siamo tutti legati dagli stessi bisogni.
E proprio per fare in modo che tutto ciò accada, è necessario che voi tutti lettori, ragazzi come noi, ma anche adulti come quelli che diventeremo, diate il vostro contributo attivo, dimostrando agli altri e a noi stessi che non solo siamo ricchi di inventiva, iniziative, progetti, ma soprattutto che siamo in grado di unirci, di collaborare, di comunicare per far si che la nostra società diventi migliore anche grazie a noi, che purtroppo spesso siamo sottovalutati e ci sottovalutiamo.
Non ci stancheremo mai di ripetere che la collaborazione e partecipazione di tutti voi ettori è insostituibile ed indispensabile per favorire la crescita e l’espansione del nostro giornale, per dar voce alla nostra stessa voce, per far si che tutti ci ascoltino, giovani e adulti.
Per darvi prova della nostra "giovinezza"
e per permettervi di conoscerci un po’ meglio abbiamo pensato fosse opportuno presentarci per stabilire fin dall’inizio un rapporto a "tu per tu" con voi, nostri collaboratori piu’ che semplici lettori .

domenica 27 settembre 2009

I GIOVANI PER I GIOVANI AL LAVORO





E così Ilaria, Alessia, Francesco, Sara, Emanuele e Alessandro, i primi "giornalisti! di caosinforma giovani ce l'hanno fatta.
A giorni il primo numero di caosinforma giovani (speriamo di una lunga serie) vedrà la luce.
Siamo curiosi di vedere il prodotto finale, o meglio ...iniziale.








mercoledì 26 agosto 2009

L'ALCOL CHE COSA E'?

L'alcol e i giovani: un contributo de La Tenda

Stando ai dati rilevati dalla ultima inchiesta su giovani, realizzata dal Censis, inchis Il sabato sera si registra il picco di giovani, di entrambi i sessi, che dichiarano di aver bevuto alcol (l'86% circa a fronte dell'1,9 delle ragazze e del 3,9 dei ragazzi che bevono, ad esempio, il lunedì).

Si può stimare che il 22,4% dei ragazzi e il 13% delle ragazze tra 11 e 18 anni (quasi 839mila persone) hanno uno stile di consumo di alcol rischioso o dannoso. e sono inclini al cosiddetto “consumo compatibile”, di quelle sostanze, cioè, (come la cocaina o le anfetamine) capaci di consentire una “trasgressione controllata”, o di “migliorare le prestazioni”.



La Tenda, con questo prodotto multimediale (strutturato in tre moduli: lL'alcol: che cosa è? - Noi e l'alcol: come la mettiamo? - La famiglia e l'alcol: cosa succede?), vuole offrire un contributo ad una corretta informazione sui rischi connessi all'uso di bevande alcoliche, e agli stili di vita ad esso correlati. Un 'occasione in più per riflettere con i nostri giovani, sui loro bisogni più veri, troppo spesso trascurati, per inseguire mode e suggestioni artificiali e dannose.

Il prodotto nasce dall'esperienza del Centro La Tenda, presso il cui Modulo di Orientamento è possibile rivolgersi per ottenere ulteriori informazioni relative al servizio per alcolisti.

lunedì 24 agosto 2009

Affrontare l'Università: consigli per l'uso

L'Università prima ancora di essere il" luogo del sapere "per eccellenza, è il "luogo del saper esserci".
Quanto conta conoscere le reali, giornaliere, difficoltà del percorso universitario per saperla vivere? Ve lo chiediamo per costruire insieme a voi risposte concrete...Lanciamo una nuova indagine rivolta ai giovani che in questi giorni stanno decidendo di affrontare un nuovo percorso di vita: l'Università. Di fatti l'Università prima ancora di esere il" luogo del sapere" per eccellenza, è forse il luogo "del saper esserci".
Quanto conta conoscere le reali, giornaliere, difficoltà del percorso universitario? Ve lo chiediamo per costruire insieme a voi risposte concrete...

domenica 23 agosto 2009

DALL'ISTAT UN NUOVO ALLARME SULL'USO DEGLI ALCOLICI TRA I GIOVANI

Il consumo di alcol in Italia è un fenomeno in continua evoluzione, in particolare dal 1998 al 2003
sono aumentate per entrambe i sessi le prevalenze dei consumatori teenager ( 14-16 anni) di super alcolici (+24,4%), di aperitivi alcolici (+46,1%) e dei consumatori fuori pasto (+50%); nel caso diqueste ultime due tipologie di consumo le variazioni maggiori si registrano per il sesso femminile. Il modello di consumo mediterraneo, prevalente fino a pochi anni fa in Italia, che contemplava. Il consumo di bevande a più bassa gradazione alcolica durante i pasti principali, sembra esser stato sostituito da quello più caratteristico del nord Europa del bere fino ad ubriacarsi.
L’ISTAT nel corso dell’Alcohol Prevention Day organizzato a Roma ad Aprile del 2006, ha confermato che la popolazione di 11 anni e più ha dichiarato di aver consumato alcol in eccesso in una sola occasione almeno una volta negli ultimi 12 mesi è passata dal 7,1% registrato nel 2003 all’8,4% del 2005.
Le conseguenze legate a questo fenomeno, dannoso non solo per la salute stessa (maggiori probabilità di contrarre tumori, problemi al pancreas ed al sistema cardiovascolare, problemi gastrointestinali e neurologici, danni al sistema riproduttivo), risultano essere molteplici anche a causa dei così detti effetti secondari indotti da comportamenti a rischio sotto l’effetto dell’alcol.
􀀹 la guida in stato di ebbrezza, che, a sua volta è la causa principale di incidenti stradali spesso mortali.
􀀹 Le attività sessuali non pianificate che presentano per le donne il rischio di gravidanze indesiderate e per l’uomo il costringere un’altra persona ad avere rapporti con lui, oltre che, per entrambe, il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come l’HIV (visto che nella maggior parte dei casi i rapporti avvengono senza protezione)
􀀹 L’avere comportamenti violenti contro se stessi e contro le altre persone
􀀹 Provocare danni alle proprietà altrui
􀀹 Il peggioramento delle prestazioni scolastiche che spesso conducono all’abbandono degli studi

Uno dei principali ostacoli alla diffusione di una corretta informazione e comunicazione sui rischi e danni causati dall’alcol è rappresentato dalle pressioni sociali al bere e dall’azione dei mass media e delle pubblicità che privilegiano l’uso dell’associazione di immagini di successo (ricchezza, sesso, salute, amicizia) al consumo di alcol proposto anche attraverso il ricorso a testimonial o personaggi famosi del mondo dello sport, della moda e del cinema. Naturalmente anche la normalizzazione del bere spesso proposta attraverso le trame delle fiction contribuisce a sottovalutare l’impatto dell’alcol sui livelli di salute e sicurezza individuali e collettivi.
Una ricerca effettuata dall’Osservatorio Nazionale Alcol e condotta nel 2000-2001 in collaborazione con l’OssFAD ha evidenziato che in 3mila ore di programmazione televisiva dei palinsesti televisivi di Rai, Mediaset e Telemontecarlo, la presenza di scene o situazioni inerenti il consumo di alcol si registra in media ogni 13 minuti.
I risultati presentati in questo lavoro, non possono dimostrare se tale relazione sia efficace ed efficiente ai fini dei fenomeni di abuso ma il riscontro dell’uso (più che del consumo) sempre più frequente da parte dei giovani di bevande che ricevono, nei fatti, una maggiore promozione commerciale o pubblicitaria, in parte sollecita un ripensamento sulle influenze che i giovani subiscono nell’ adozione scarsamente informata di stili di consumo e modelli del bere che non rientrano nel modello mediterraneo , che allontanano sempre di più i giovani dalla pratica della moderazione che oggettivamente appare di difficile attuazione in contesti extra-familiari che non concedono, spesso, alternative.

mercoledì 1 luglio 2009

CINE for YOU a Fieravecchia

Sulla scorta dei risultati emersi dalla ricerca-azione "cosa bolle in pentola", sono in corso dal 24 giugno, nella sede del Centro La Tenda di via Fieravecchia, una serie di cine-incontri, rivolti ai giovani.

I temi posti al centro di confronti e dibattiti, curati dal gruppo del Progetto Giovani, sono quelli emersi con maggiore frequenza dalla ricerca-azione appena terminata.
I bisogni di amicizia, amore, famiglia e quelli relativi alle problematiche adolescenziali sono affrontati partendo dalla proiezione di film scelti dai giovani per i giovani
Scarica il programma della manifestazione in pdf






venerdì 12 giugno 2009

Ecco “Cosa bolle in pentola!!!”…cronaca di un evento

Il commento di Gianna Metallo
(ccordinatrice della ricerca-azione)
Si è svolto lo scorso 29 maggio il II Meeting dei giovani del Centro La Tenda, in collaborazione con gli alunni di quattro Istituti superiori salernitani.L’evento ha concluso ufficialmente il Progetto “Cosa bolle in pentola?” ed è stata l’occasione per dare visibilità allo Spazio Giovani di via Fieravecchia e soprattutto per presentare ufficialmente i dati della nostra ricerca-azione volta ad indagare i bisogni dei giovani.
Circa un centinaio gli entusiasti partecipanti al Meeting, incuriositi dal lavoro incominciato in classe ed “agganciati” dai loro compagni in veste di “peer educator”! In effetti prezioso si è rivelato il contributo ed il coinvolgimento attivo di circa 15 adolescenti che sono riuscite ad essere protagoniste della manifestazione e punto di riferimento dei compagni. Grande apprezzamento anche da parte degli adulti presenti, operatori, genitori e docenti, i quali hanno potuto riflettere su ciò che effettivamente chiedono i propri ragazzi. Il percorso dei nostri ragazzi è iniziato nel mese di gennaio con un primo incontro di conoscenza e di presentazione a scuola per poi proseguire con incontri di formazione e focus group tematici e di approfondimento. È stata proprio la relazione venutasi a creare con i peer educator, in modo particolare durante i laboratori organizzativi del meeting , la chiave del successo del progetto, ciò che ha permesso e garantito la continuità dei rapporti e che ancora oggi incoraggia e fa ben sperare rispetto alla creazione di un gruppo portante di giovani su cui puntare per progettare nuovi servizi ed attività. Continuano infatti a Fieravecchia gli incontri di progettazione per la prossime nuove attività, dal cineforum agli stage di giornalismo, dai classici laboratori manuali all’organizzazione di eventi e animazione. Questa volta fiore all’occhiello è l’integrazione tra adolescenti del territorio, provenienti dal mondo della scuola, con gli ospiti della Comunità alloggio I Girasoli del Centro La Tenda per favorire il confronto tra diverse esperienze di vita e nuovi bisogni.
Gianna Metallo

mercoledì 10 giugno 2009

I PEER EDUCATOR IN FORMAZIONE

Tracce di un percorso: la formazione dei peer educator presso la sede del Centro La Tenda di via Fieravecchia

giovedì 4 giugno 2009

…Il disagio adolescenziale…

Quante volte, a noi ragazzi e ragazze di oggi, ci è capitato di non sentirci all’altezza di affrontare e superare le cose…Quante volte ci sentiamo costretti a fare ciò che non vogliamo per paura di apparire diversi agli occhi degli altri…Quante volte vorremmo far capire al mondo intero che siamo un po’ più grandi di quanto non sembra…E quante volte combattiamo, contro tutto e tutti, come gladiatori per difenderci o per ottenere ciò che vogliamo…
Sicuramente nessuno può capire quanto sia importante per un adolescente crescere con la convinzione di essere accettato, in quanto già difficile per noi accettarci per come siamo. Ma il disagio più grande, quello che preoccupa maggiormente noi giovani riguarda soprattutto il relazionarsi e il rapportarsi con gli altri, anche se spesso questo dipende dal carattere della persona.
Quando un ragazzo o una ragazza cresce, avverte proprio quel disagio tanto sentito…che soffoca emozioni forti…che vorrebbero uscire fuori come tuoni spettacolari, emozioni libere e sentimenti veri, vissuti con la sincerità e la spensieratezza dei nostri anni.

Teresa Sira Francese

...Adolescenti e genitori…

Di seguito due spontanee riflessioni di una nostra giovane collaboratrice. Una voce diretta dal mondo degli adolescenti. Uno stimolo alla riflessione per i giovani ma anche, e forse soprattutto, per gli adulti

Noi adolescenti ci lamentiamo spesso che i nostri genitori non ci accordano una sufficiente libertà…Ma non è pericoloso lasciar fare ad un ragazzo tutto ciò che desidera?
Il mondo che appartiene alla mia generazione e quella di milioni di altri ragazzi e ragazze, sostiene che la libertà che vorremmo non ci viene data. A tale discorso è legato anche quello sulla privacy, che ha gli stessi valori. Secondo il modo di pensare di noi adolescenti, la libertà individuale è una condizione primaria affinché noi tutti ci potessimo sentire liberi ad affrontare la nostra crescita. Passato il periodo dei giochi e dell’infanzia, in tutti noi avviene un cambiamento a livello generale che ci rende un po’ confusi ma nello stesso tempo desiderosi di rimanere soli con noi stessi…gelosi della nostra vita e delle nostre cose. Talvolta abbiamo bisogno di rimanere ad ascoltare la nostra sete di conoscenza verso noi stessi e verso ciò che ci circonda…ecco allora il bisogno di libertà, la necessità di camminare da soli per scoprire e sperimentare la nostra esistenza ponendoci infinite domande sul nostro modo di essere. Abbiamo bisogno del nostro spazio…..della nostra camera…..
La libertà che chiediamo è anche quella di poter uscire da soli, di fare un po’ più tardi, di stare insieme e principalmente di non essere controllati, o peggio essere costretti a subire le imposizioni dei genitori. Su questo punto vorrei soffermarmi un attimo e dire che è sbagliato da parte dei genitori imporre sempre e comunque delle regole e dei divieti…che alla prima occasione verrebbero subito annullati. Io penso che ognuno di noi adolescenti, forse sbagliando, farebbe pagare con azioni e comportamenti errati le troppe imposizioni e la poca fiducia concessaci. Sicuramente è importante riuscire a far capire le nostre sensazioni, emozioni, paure e difficoltà ai genitori….ma è altrettanto importante che i genitori riescano a sentirle da sé queste cose, in quanto noi specchio di loro stessi, molte volte non riusciamo a farci sentire e a farci comprendere.

Teresa Sira Francese

giovedì 28 maggio 2009

IL II MEETING DEI GIOVANI PER I GIOVANI

SUCCESSO DEL II MEETING DEI GIOVANI PER I GIOVANI


REALIZZATO A VIA FIERAVECCHIA


A cura del "gruppo del progetto giovani" del Centro La Tenda, venerdì 29 maggio, dalle ore 9,30 alle 13,00, presso la sede di via Fieravecchia, stracolma di ragazzi, insegnanti, genitori, si è svolta la seconda edizione del "MEETING DEI GIOVANI PER I GIOVANI".
Dopo l'edizione dello scorso anno, svolta a Giffoni Valle Piana, che ha coinvolto i giovani delle scuole degli Irno Picentini sui temi della famiglia, della scuola, del tempo libero, attraverso la realizzazione di prodotti laboratoriali, presentati nella sede del meeeting, quest'anno la manifestazione si è incentrata sulla lettura dei nuovi bisogni giovaili, emersi dalla riceca-azione "Cosa bolle in pentola"
La ricerca-azione, finalizzata alla ricognizione dei nuovi bisogni dei giovani, ha consentito, infatti, di raccogliere e analizzare 1231 questionari somministrati ad altrettanti giovani studenti di quattro scuole salernitane, da un gruppo di peer educator, previamente formati per tale compito.
In una cornice festosa ma attenta e incuriosita, i primi dati della ricerca-azione sono stati presentati dai giovani peer educator agli altri giovani ma anche agli adulti (genitori, insegnanti, operatori sociali, educatori professionali e natuarali, operatori della comunicazione), presenti all'incontro.
Di fatto la ricerca azione, inclusa la manifestazione finale di venerdì scorso, è un interessante punto di partenza per ulteriori progettazioni ed iniziative promosse dai giovani per i giovani.
Il meeting, concluso con entusiastici apprezzamenti, espressi anche degli insegnanti intervenuti, prevede infatti una prosecuzione che consiste nell’allestimento presso la nuova sede di via Fieravecchia di occasioni, proposte, progetti, ecc. che vedranno i giovani sempre protagonisti nel provare a dare concrete risposte ai bisogni individuati.
Parallelamente, si punterà al coinvolgimento degli educatori, offrendo anche a loro occasioni di formazione e confronto.
I dati definitivi della ricerca, che che comprende anche un'analisi qualitativa delle risposte fornite al questionario, sono allo studio di un gruppo di lavoro, composto anche dai peer educator.
Di questi dati daremo ampia diffusione, non appena saranno più approfonditamente elaborati.

domenica 24 maggio 2009

LE PRIME EVIDENZE DELLA RICERCA-AZIONE

La ricerca-azione, finalizzata alla ricognizione dei nuovi bisogni dei giovani, ha consentito di raccogliere e analizzare 1231 questionari somministrati, al termine di un percorso formativo che ha coinvolto attivamente i peer educator, ad altrettanti giovani studenti di quattro scuole salernitane.

È quindi possibile, oggi, disporre delle prime evidenze statistiche che emergono dall’indagine, almeno per la parte del questionario decodificabile in termini quantitativi.
È peraltro in corso la decodifica degli stessi questionari relativamente alle risposte qualitative.
L'obiettivo finale è quello di pervenire ad una ricognizione diretta dei nuovi bisogni dei nostri giovani
I dati definitivi, ma pur sempre in progress, verranno presentati in forma originale e comunicativa nella manifestazione finale, che si svolgerà domenica 24 maggio alle ore 10,00 presso "lo spazio per i giovani" di via Fieravecchia a Salerno. La finalità del progetto, beninteso, non è meramente statistica, bensì punta a rilanciare il protagonismo dei giovani nella progettazione delle risposte ai loro bisogni.
Ovviamente la ricerca-azione prevede una prosecuzione che consiste nell’allestimento presso la nuova sede di via Fieravecchia di occasioni, proposte, progetti, ecc. che vedranno i giovani sempre protagonisti nel provare a dare concrete risposte ai bisogni individuati. Parallelamente, si punterà al coinvolgimento degli educatori, professionali e naturali, offrendo anche a loro occasioni di formazione e confronto.
Nel frattempo proviamo a leggere e ad interpretare insieme i dati che l’interessante ricerca ci ha già fornito.

mercoledì 22 aprile 2009

COSA BOLLE IN PENTOLA? IL 2° MEETING DEI GIOVANI

Chi sono i giovani? Cosa Fanno? Cosa chiedono? Parlano i protagonisti al 2° Meeting dei giovani .
I giovani attivano i laboratori in preparazione dell'evento finale. L'evento conclude la ricerca-azione "Cosa bolle ... in pentola?" avviata dagli inizi di quest'anno nelle scuole del salernitano. La specificità dell'intervento è costituita dalla metodologia della peer-education (educazione alla pari) e che vede i giovani protagonisti in tutte le fasi. Anche l'evento finale lì vedrà protagonisti in tutto e per tutto.

domenica 15 marzo 2009

PARTECIPA ANCHE TU

Partecipa anche tu alla ricerca. Leggi il post seguente che spiega il perchè di questa ricerca e poi, se vuoi, scrivici e/o segnalaci quali sono, secondo te, i nuovi bisogni dei giovani.

QUALCHE INFORMAZIONE

Finalizzata alla ricognizione dei nuovi bisogni dei giovani, la ricerca-azione "Cosa bolle in pentola?" coinvolge attivamente un campione di scuole del territorio salernitano.Tra queste: - L'Istituto Superiore Statale Scientifico - Linguistico - Socio Psico Pedagogico “Alfano I”di Salerno - Il Liceo Linguistico Scientifico-Tecnologico – Socio-psico-pedagogico “Regina Mergherita” di Salerno - L'I.T.I.S. “Focaccia” di Salerno - Il Liceo Scientifico Statale “Severi” di Salerno - L'IPSIA “Trani” di Salerno

La ricerca-azione "Cosa bolle in pentola?" prevede, in estrema sintesi, le seguenti tappe. Dapprima ogni scuola individua, attraverso una modalità interattiva, un gruppo di "peer educator" (educatori alla pari). Quindi il gruppo dei peer educator viene formato e accompagnato dagli animatori del Centro La Tenda all'acquisizione di un metodo di conduzione di focus group, vale a dire di un tipo di incontro, incentrato su un argomento specifico nel quale le domande sono fatte interattivamente da tutti i partecipanti, liberi di comunicare con altri membri del gruppo. Vengono quindi attivati i focus group in ogni scuola aderente al progetto. Condotti dai peer educator i focus group hanno come obiettivo l'individuazione di problemi, mancanze e bisogni che i giovani oggi riconoscono nella loro esperienza. Viene quindi realizzata una elaborazione statistica dei dati emersi ed una prima rielaborazione ad opera del gruppo di peer educator. Il passo successivo consiste nel formare presso le singole scuole dei gruppi-laboratorio che hanno il compito di presentare i dati, in forma originale e comunicativa, al resto della popolazione in una manifestazione finale, che si svolgerà presso "lo spazio per i giovani" di via Fieravecchia a Salerno. La finalità del progetto, beninteso, non è meramente statistica, bensì punta a rilanciare il protagonismo dei giovani nella progettazione delle risposte ai loro bisogni. Un protagonismo che viene sollecitato sin dalle prime fasi, ovvero già nella individuazione degli stessi bisogni. Ovviamente il progetto prevede una prosecuzione che consiste nell’allestimento presso la nuova sede di via Fieravecchia di occasioni, proposte, progetti, ecc. che vedranno i giovani sempre protagonisti nel provare a dare concrete risposte ai bisogni individuati. Parallelamente, si punterà al coinvolgimento degli educatori, professionali e naturali, offrendo anche a loro occasioni di formazione e confronto.