SUCCESSO DEL II MEETING DEI GIOVANI PER I GIOVANI
REALIZZATO A VIA FIERAVECCHIA
A cura del "gruppo del progetto giovani" del Centro La Tenda, venerdì 29 maggio, dalle ore 9,30 alle 13,00, presso la sede di via Fieravecchia, stracolma di ragazzi, insegnanti, genitori, si è svolta la seconda edizione del "MEETING DEI GIOVANI PER I GIOVANI".
Dopo l'edizione dello scorso anno, svolta a Giffoni Valle Piana, che ha coinvolto i giovani delle scuole degli Irno Picentini sui temi della famiglia, della scuola, del tempo libero, attraverso la realizzazione di prodotti laboratoriali, presentati nella sede del meeeting, quest'anno la manifestazione si è incentrata sulla lettura dei nuovi bisogni giovaili, emersi dalla riceca-azione "Cosa bolle in pentola"
La ricerca-azione, finalizzata alla ricognizione dei nuovi bisogni dei giovani, ha consentito, infatti, di raccogliere e analizzare 1231 questionari somministrati ad altrettanti giovani studenti di quattro scuole salernitane, da un gruppo di peer educator, previamente formati per tale compito.
In una cornice festosa ma attenta e incuriosita, i primi dati della ricerca-azione sono stati presentati dai giovani peer educator agli altri giovani ma anche agli adulti (genitori, insegnanti, operatori sociali, educatori professionali e natuarali, operatori della comunicazione), presenti all'incontro.
Di fatto la ricerca azione, inclusa la manifestazione finale di venerdì scorso, è un interessante punto di partenza per ulteriori progettazioni ed iniziative promosse dai giovani per i giovani.
Il meeting, concluso con entusiastici apprezzamenti, espressi anche degli insegnanti intervenuti, prevede infatti una prosecuzione che consiste nell’allestimento presso la nuova sede di via Fieravecchia di occasioni, proposte, progetti, ecc. che vedranno i giovani sempre protagonisti nel provare a dare concrete risposte ai bisogni individuati.
Parallelamente, si punterà al coinvolgimento degli educatori, offrendo anche a loro occasioni di formazione e confronto.
I dati definitivi della ricerca, che che comprende anche un'analisi qualitativa delle risposte fornite al questionario, sono allo studio di un gruppo di lavoro, composto anche dai peer educator.
Di questi dati daremo ampia diffusione, non appena saranno più approfonditamente elaborati.
Dopo l'edizione dello scorso anno, svolta a Giffoni Valle Piana, che ha coinvolto i giovani delle scuole degli Irno Picentini sui temi della famiglia, della scuola, del tempo libero, attraverso la realizzazione di prodotti laboratoriali, presentati nella sede del meeeting, quest'anno la manifestazione si è incentrata sulla lettura dei nuovi bisogni giovaili, emersi dalla riceca-azione "Cosa bolle in pentola"
La ricerca-azione, finalizzata alla ricognizione dei nuovi bisogni dei giovani, ha consentito, infatti, di raccogliere e analizzare 1231 questionari somministrati ad altrettanti giovani studenti di quattro scuole salernitane, da un gruppo di peer educator, previamente formati per tale compito.
In una cornice festosa ma attenta e incuriosita, i primi dati della ricerca-azione sono stati presentati dai giovani peer educator agli altri giovani ma anche agli adulti (genitori, insegnanti, operatori sociali, educatori professionali e natuarali, operatori della comunicazione), presenti all'incontro.
Di fatto la ricerca azione, inclusa la manifestazione finale di venerdì scorso, è un interessante punto di partenza per ulteriori progettazioni ed iniziative promosse dai giovani per i giovani.
Il meeting, concluso con entusiastici apprezzamenti, espressi anche degli insegnanti intervenuti, prevede infatti una prosecuzione che consiste nell’allestimento presso la nuova sede di via Fieravecchia di occasioni, proposte, progetti, ecc. che vedranno i giovani sempre protagonisti nel provare a dare concrete risposte ai bisogni individuati.
Parallelamente, si punterà al coinvolgimento degli educatori, offrendo anche a loro occasioni di formazione e confronto.
I dati definitivi della ricerca, che che comprende anche un'analisi qualitativa delle risposte fornite al questionario, sono allo studio di un gruppo di lavoro, composto anche dai peer educator.
Di questi dati daremo ampia diffusione, non appena saranno più approfonditamente elaborati.