Il commento di Gianna Metallo
(ccordinatrice della ricerca-azione)
Si è svolto lo scorso 29 maggio il II Meeting dei giovani del Centro La Tenda, in collaborazione con gli alunni di quattro Istituti superiori salernitani.L’evento ha concluso ufficialmente il Progetto “Cosa bolle in pentola?” ed è stata l’occasione per dare visibilità allo Spazio Giovani di via Fieravecchia e soprattutto per presentare ufficialmente i dati della nostra ricerca-azione volta ad indagare i bisogni dei giovani.
Circa un centinaio gli entusiasti partecipanti al Meeting, incuriositi dal lavoro incominciato in classe ed “agganciati” dai loro compagni in veste di “peer educator”! In effetti prezioso si è rivelato il contributo ed il coinvolgimento attivo di circa 15 adolescenti che sono riuscite ad essere protagoniste della manifestazione e punto di riferimento dei compagni. Grande apprezzamento anche da parte degli adulti presenti, operatori, genitori e docenti, i quali hanno potuto riflettere su ciò che effettivamente chiedono i propri ragazzi. Il percorso dei nostri ragazzi è iniziato nel mese di gennaio con un primo incontro di conoscenza e di presentazione a scuola per poi proseguire con incontri di formazione e focus group tematici e di approfondimento. È stata proprio la relazione venutasi a creare con i peer educator, in modo particolare durante i laboratori organizzativi del meeting , la chiave del successo del progetto, ciò che ha permesso e garantito la continuità dei rapporti e che ancora oggi incoraggia e fa ben sperare rispetto alla creazione di un gruppo portante di giovani su cui puntare per progettare nuovi servizi ed attività. Continuano infatti a Fieravecchia gli incontri di progettazione per la prossime nuove attività, dal cineforum agli stage di giornalismo, dai classici laboratori manuali all’organizzazione di eventi e animazione. Questa volta fiore all’occhiello è l’integrazione tra adolescenti del territorio, provenienti dal mondo della scuola, con gli ospiti della Comunità alloggio I Girasoli del Centro La Tenda per favorire il confronto tra diverse esperienze di vita e nuovi bisogni.
Gianna Metallo