domenica 26 settembre 2010

caosinforma giovani 5

E' dedicato al rapporto tra politica e giovani il quinto numero di caosinforma giovani. Un tema difficile, spesso "scansato" dai giovani e non certo per colpa loro. Tropppo distante dai loro problemi, dal loro linguaggio, dalla loro sensibilità sociale, la poltica è tuttavia entrata nel mirino dela redaziione di caosinforma giovani e, coerentemente con la scelta di andare oltre gli schemi
nell'analizzare la realtà sociale che li circonda, la rivista ne approfondisce, in modo nuovo e controcorrente, alcuni aspetti e rilancia la necessità di un impegno non pregudizilmante ideologico.
Di seguito l'articolo di fondo.




La pecora nera
Per molti “forse” fare politica significa sal­vaguardare i propri interessi, o nella miglio­re delle ipotesi perseguire un ideale; ma un dato è certo: il divario fra politica e giovani. Probabilmente questo divario è dovuto ad una percezione erronea del “fare politica”; se così fosse…
Cos’è realmente la politica?
I greci definiva­no con il termi­ne politeia (de­rivato da polis) oltre la cittadi­nanza, ossia l’essere mem­bro di una città, la partecipazio­ne al governo della stessa. La cittadinanza at­tiva è essenzia­le per far parte della comunità. La politica non richiede necessariamente di partecipare a schieramenti politici, poiché anche iniziative locali, come chiedere il ripristino del parco del quartiere, è una forma di cittadinanza at­tiva. Essere politicamente attivi è quindi faci­le, ma nonostante questa ovvia conclusione l’attivismo è di raro riscontro nei giovani. Ar­riviamo così alla seconda domanda:
Cosa richiede la cittadinanza attiva?
Essere la pecora nera del gregge. Con que­sta affermazione intendiamo la volontà del
singolo individuo di uscire dall’indifferenza comune e di affrontare un problema della co­munità. Spesso, anche le questioni più sem­plici non vengono affrontate, perché sono ritenute un problema della comunità e non sentite come nostre; si attende che “quasi per magia” il par­co del quartiere si ripristini da solo o che “qual­cuno” si attivi al posto nostro. A voi le conclusio­ni di dove possa portare un com­portamento del genere, se tutti la pensassimo in questa maniera. Fare cittadinanza attiva da soli non è facile, se un problema deve essere esposto alle persone competenti, ver­rà sicuramente preso in maggiore considera­zione se si tratta di un gruppo di persone, e sicuramente un problema del singolo può es­sere un problema di molti. Purtroppo questo secondo passaggio, dal singolo al gruppo, non è così automatico come può sembrare. Quando si cerca di coinvolgere le persone ad affrontare la situazione non si fa la pecora nera, ma lo si diventa. Per alcuni diventiamo i disturbatori della loro tranquillità, della loro indifferenza dei problemi comuni e della ri­strettezza del loro egocentrismo.
Risposte del tipo “non è un problema mio” o per chi fosse più diplomatico “ma chi te lo fa fare”, sono frequenti e per quanto ci sforzia­mo non riusciremo mai a capire come non sia chiaro, per alcuni, che se un problema è della comunità è anche un problema del singolo.
Esistono diversi modi per fare e promuove­re la cittadinanza attiva. Caos giovani è nato dalla volontà di dare voce alle voci dei giova­ni e di creare un giornale giovane per i giova­ni scritto da giovani, ma questo ci rende cit­tadini attivi? La risposta è sicuramente “SI”. Scrivere Caos giovani, e naturalmente anche leggerlo, ci rende dei cittadini attivi; mettia­mo in risalto ciò che ci sembra sbagliato, dia­mo il nostro punto di vista da giovani su alcu­ni argomenti, cerchiamo di dare voce ad una parte fondamentale della comunità, i giovani.
Essere attivi richiede impegno, cercare altre persone è difficile, ma promuovere la cittadi­nanza attiva non è impossibile. Anche quan­do iniziamo da soli, le nostre attività riescono a passare attraverso l’indifferenza generale. Il dubbio si diffonde nelle persone, il proble­ma degli “altri” inizia a diventare il proprio problema.
Si inizia con l’essere l’unica pecora nera, ma fra i tanti che ci ascoltano qualcuno diventa nero come noi, un gregge di pecore nere.
La redazione

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